HOT THIS WEEK IN PHARMACEUTICAL CHEMISTRY N.33

Silvia Vernotico
I ricercatori dell’Università di Cambridge hanno pubblicato un nuovo studio su Brain che mette in evidenza come la proteina Tau si diffonda nel cervello passando da un neurone all’altro come se si trattasse di un’infezione virale. La scoperta è una conferma della cosiddetta “ipotesi transneuronale” osservata finora però solamente nei topi. Insieme alla beta-amiloide, la proteina Tau è sotto stretta osservazione da molto tempo. Beta amiloide e proteina Tau agiscono in maniera diversa: la prima è responsabile della formazione di placche al di fuori delle cellule cerebrali, la seconda forma grovigli di filamenti all’interno dei neuroni minacciandone l’integrità e la funzionalità. Gli scienziati inglesi hanno osservato gli effetti della proteina Tau sul cervello di 17 persone malate di Alzheimer combinando due tecniche di imaging, la risonanza magnetica funzionale e la tomografia a emissione di protoni. Dalle immagini è emerso che le più elevate concentrazioni della dannosa proteina Tau si trovano nelle aree del cervello maggiormente connesse tra loro. Il che suggerisce che la proteina si diffonde nel cervello nello stesso modo con cui un’influenza contagia la popolazione: il rischio di venire colpiti dal virus è maggiore quando le persone sono in stretto contatto tra loro. I ricercatori stanno proseguendo le indagini con un numero maggiore di pazienti e per un arco di tempo più a lungo.