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Silvia Vernotico
Novartis ha annunciato che otterrà in licenza la terapia sperimentale antisenso TQJ230 della biotech Akcea Therapeutics, secondo quanto previsto dall’accordo stipulato tra le due compagnie nel 2017 per la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari in persone con livelli elevati ereditari di lipoproteina (a). TQJ230 è stato progettato da Ionis Pharmaceuticals, di cui Akcea è una sussidiaria, utilizzando la sua tecnologia antisenso proprietaria denominata LICA (Ligand Conjugated Antisense). Se approvato TQJ230 potrebbe essere un trattamento di prima classe specifico per questa patologia.
Elevati livelli della lipoproteina sono riconosciuti come una causa genetica indipendente di malattia cardiovascolare, presente in circa il 20-30% della popolazione. Dato che i livelli di Lp(a) sono determinati alla nascita, le modifiche dello stile di vita come la dieta e l'esercizio fisico non hanno alcun impatto sui suoi livelli. Non ci sono attualmente opzioni di trattamento per questi pazienti.
La tecnologia LICA, prevede che un ligando si leghi in modo altamente specifico a recettori presenti sulla superficie delle cellule, consentendo di fornire in modo efficace farmaci antisenso specifici per le cellule che esprimono determinati recettori. Infatti le istruzioni per sintetizzare una proteina vengono trascritte dal Dna in un Rna messaggero (mRna) chiamato "senso". La catena di nucleotidi complementari che si lega in modo specifico al filamento senso dell'mRNA nel processo di sintesi proteica viene indicata come il filamento "antisenso". Le informazioni contenute nell'mRNA possono essere quindi utilizzate per progettare strutture chimiche chiamate oligonucleotidi o farmaci antisenso complementari all’mRna e capaci di interferire con la sintesi proteica. Questi farmaci possono essere progettati per inibire la sintesi proteica, per aumentare la produzione di proteine nelle malattie causate dalla mancanza di una di esse, o per modificare l'elaborazione dell'mRNA in modo da indirizzare la composizione della proteina risultante.
I risultati di uno studio di fase II presentati al congresso dell’American Heart Association hanno mostrato che TQJ230 riduce significativamente la lipoproteina (a) in pazienti con malattia cardiovascolare. Circa il 98% dei pazienti sottoposti a una dose settimanale di 20 mg e circa l'81% dei pazienti che hanno ricevuto 60 mg ogni quattro settimane hanno raggiunto riduzioni clinicamente significative dei livelli di Lp(a).
Novartis prenderà in carico lo sviluppo futuro del farmaco sperimentale e condurrà uno studio clinico di fase III su 8-10.000 pazienti con una forma ereditaria di malattia cardiovascolare e livelli elevati di Lp(a).