Interviste - Le Figure Professionali del Farmaceutico, QA Auditor CRO

Silvia VernoticoSilvia Vernotico

Silvia Vernotico

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Partiamo con la prima intervista rilasciata sul nuovo canale YouTube di Farmaceutica Younger che abbiamo voluto trascrivere qui in questo post per aiutarci a capire meglio la figura di un Quality Assurance Auditor di una CRO (Clinical Research Organization) attraverso l'esperienza del nostro intervistato Maurizio Cuocolo.

1) Il Sistema di Qualità di una CRO

Il Sistema di Qualità di un’ azienda si basa sull’insieme di tutte quelle iniziative ed azioni pianificate sistematicamente, volte a garantire che un prodotto o un servizio corrisponda a determinati requisiti prestabiliti. Lo scopo di tali azioni è quello di prevenire fenomeni di non conformità. Pertanto un sistema di qualità ha lo scopo di aumentare la fiducia dei clienti e la credibilità di un’azienda, migliorandone i processi di lavoro e la loro efficienza. Tale sistema si fonda sull’implementazione ed il rispetto di documenti internamente controllati quali SOPs (Standard Operating Procedures), Policies, Working Instructions (Istruzioni di lavoro), Forms and Records. Le CROs, Contract Research Organization, sono realtà sorte durante gli anni 90, in seguito ad un processo di outsourcing attuato da parte delle Aziende Farmaceutiche al fine di ottimizzare le risorse interne ed i costi. Pertanto esse sono organizzazioni che supportano i clienti (aziende farmaceutiche, aziende biotecnologiche, fabbricanti di dispositive medici) nell’espletamento di specifichè attività, offrendo servizi come lo sviluppo dei prodotti, tramite il clinical trial management (dalla fase preclinica alla fase IV), il monitoraggio clinico e medico, il data management e la statistica, ma possono anche estendersi alla farmacovigilanza, al medical writing ed al supporto per le attività regolatorie. Pertanto anche la CRO deve avere un proprio sistema di qualità al fine di fornire dei servizi con determinati requisiti.

2) Quali sono le attività che un Quality Assurance di una CRO svolge?

Il Quality Assurance Auditor è un professionista che si occupa di gestire il ciclo di vita (controllo, redazione, emissione, implementazione, distribuzione ed archiviazione) delle procedure, delle policies, delle working instructions interne oltre che dei forms e dei records controllati, di verificare il loro rispetto nell’espletamento dei servizi, mediante attività di auditing interno, di monitorare e di trainare tutto lo staff riguardo i requisiti normativi vigenti e le guidelines specifiche, di effettuare audits esterni a vendors, fornitori, subcontractors, etc.. a seconda del modello di business aziendale e dei servizi forniti, oltre ad effettuare audits documentali di diverso tipo a seconda del contesto GxP in cui si opera (es: protocolli clinici, report clinici, Trial Master Files, Project Plans, Manuali, Pharmacovigilance System Master File, Development Safety Update Report).

3) Qual’è stato il tuo percorso professionale?

Dopo una breve esperienza nel Controllo Qualità di Enervit Spa, mi sono avvicinato al mondo della Ricerca Clinica rivestendo il ruolo di Study Coordinator/Data Manager presso il dipartimento di Oncologia dell’ Ospedale San Gerardo di Monza. Un’ esperienza che ha costituito il trampolino di lancio per la mia carriera. L’approccio a tale ruolo è stato abbastanza casuale, in quanto 12 anni fa, tale figura non era ancora ben definita nel contesto Italiano. Dopo 2 anni, ho intrapreso il mio percorso di GxP Quality Assurance & Auditor in CROSS Research SA, una CRO Svizzera, specializzata negli studi di fase I, dove ho trascorso 7 anni. Partito con un profilo Junior, sono stato attentamente trainato in particolare nel campo GxP e dei Medical Devices accumulando esperienza negli anni a seguire e diventando un profilo Senior. Successivamente, per circa due anni, ho rivestito il ruolo di Head of Quality Assurance & Auditor in 3B Biotech Sagl, un’altra CRO ticinese associata al Gruppo Italiano GB Pharma, dove mi sono interfacciato con un sistema di qualità ISO 9001:2015, e dove ho avuto l’occasione di allestire le procedure in compliance al Regolamento Europeo GDPR 2016/679 (Regolamento Europeo Privacy). Durante tale esperienza ho avuto anche occasione di entrare in contatto con il mondo della Farmacovigilanza, anche se non me ne sono mai occupato in prima persona. A partire da Agosto 2019, sono approdato in PSI CRO AG, una realtà internazionale dove svolgo le mansioni di puro auditor GxP.

4) Come si ottiene la certificazione da auditor?

A tal proposito, è necessario fare una distinzione tra le aziende farmaceutiche e le CROs. In dettaglio, mentre nel primo caso si inizia il percorso nel dipartimento di Quality Assurance e viene richiesto solo un continuo training nell’ambito GxP, nel caso delle CROs è obbligatorio osservare i Requisiti del DM 15 Novembre 2011 applicabile agli studi clinici Interventistici (Gli studi clinici interventistici, come suggerisce il termine stesso, richiedono che i partecipanti provino un certo tipo di trattamento aderendo a regole severe definite dal protocollo dello studio). Nel dettaglio è necessario ottemperare i seguenti requisiti:

  • _Art 3. “Requisiti minimi generali” DM CRO 15 Novembre 2011: _ “Presenza di un responsabile QA, in possesso di diploma di laurea, con documentata esperienza di almeno 1 anno di attività pratica nel settore e con almeno 15 giorni, effettuati nell’ultimo biennio, di attività formativa teorica nel settore della assicurazione della qualità in generale e specifica per le attività della CRO; tale figura non è necessariamente sovrapponibile all’auditor sulle sperimentazioni”.

  • Art 5. “Requisiti per l’attività di auditing sulle sperimentazioni o sui centri sperimentali” DM CRO 15 Novembre 2011: o possesso del diploma di laurea o laurea specialistica, in discipline sanitarie/scientifiche attinenti alle tematiche da svolgere; o almeno 60 ore di formazione teorica effettuata nell’arco dei dodici mesi che precedono l’inizio delle attività di auditing in relazione ai seguenti argomenti: sistemi di qualità e assicurazione di qualità, metodologia e normativa della sperimentazione clinica, Norme di buona pratica clinica (GCP, norme di Buona Pratica di Fabbricazione (GMP) con specifico riferimento al farmaco in sperimentazione, Farmacovigilanza (GVP); o almeno 20 giorni di attività di auditing in affiancamento ad auditors esperti effettuati nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’attività autonoma di auditor; tale affiancamento dovrà essere svolto almeno per il 50% durante le visite presso i centri sperimentali; almeno 4 mesi di attività nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’attività autonoma di auditor, nei settori dell’assicurazione e/o controllo della qualità o della vigilanza sui medicinali o della sperimentazione clinica; in alternativa, ulteriori 40 giorni di attività di audit in affiancamento, o 60 giorni di attività come monitor effettuati nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’attività autonoma di auditing; in alternativa, conseguimento di master universitario post laurea o scuola di perfezionamento o equivalente corso post laurea universitario in sperimentazioni cliniche o in scienze regolatorie o in discipline equivalenti, nei 36 mesi precedenti l’inizio dell’attività autonoma di auditor; o aggiornamenti annuali della durata di 30 ore su uno o più dei seguenti argomenti metodologia e normativa sulla sperimentazione clinica, GCP, GMP per il farmaco in sperimentazione, sistemi di qualità; farmacovigilanza; argomenti clinico-scientifici attinenti alle sperimentazioni cliniche; altri argomenti connessi con i compiti da espletare, formazione ed aggiornamento nella gestione delle schede di raccolta dati elettronici (eCRF) nel caso di sperimentazioni cliniche in cui vengono impiegate.

Inoltre, un auditor viene considerate esperto se annualmente esegue almeno 12 giorni di audits.

5) Che ruolo gioco la riservatezza dei dati in ambito GCP? Perchè è fondamentale?

La sicurezza dei dati si sviluppa sui concetti di confidenzialità, di integrità e di disponibilità. Il concetto di confidenzialità è simile, ma non uguale al concetto di privacy. La confidenzialità è necessaria per garantire la privacy e consiste nell’adottare strategie al fine di proteggere i dati da tutti gli individui che non sono autorizzati a vederli. Le Norme di Buona Pratica Clinica (ICH GCP E6 R2) rappresentano uno standard a cui fare riferimento per la progettazione, la conduzione, l’esecuzione, il monitoraggio, la verifica, la registrazione, le analisi ed i rapporti relativi agli studi clinici, che garantisce l’ attendibilità e l’ accuratezza dei dati e dei risultati riportati, salvaguardando i diritti, l’integrità e la riservatezza dei soggetti partecipanti allo studio. I dati e le informazioni di proprietà dello sponsor o riguardanti l’identità dei soggetti, non devono essere divulgati se non a persone autorizzate. Coloro (per esempio autorità regolatorie nazionali ed estere, responsabili del monitoraggio e della verifica) che hanno accesso diretto a tali dati, devono prendere ogni ragionevole precauzione per mantenere riservata l’identità dei soggetti e le informazioni di proprietà dello sponsor, nel rispetto delle disposizioni normative applicabili.

6) Quali sono i principali attori coinvolti in uno studio clinico?

Prima di tutto uno studio clinico si basa sulla redazione e sulla successiva approvazione da parte delle Autorità di un protocollo clinico, ovvero un documento che descrive l’obiettivo, la progettazione, la metodologia, oltre alle considerazioni statistiche e all’organizzazione di uno studio clinico (ICH GCP E6 R2 1.44). Dopo le approvazioni da parte delle Autorità e l’approvazione dei contratti con le singole direzioni amministrative dei centri clinici (luoghi dove vengono effettivamente condotte le attività collegate allo studio (ICH GCP E6 R2 1.59), questi possono essere attivati, nel senso che può iniziare l’ arruolamento dei pazienti in base ai criteri d’inclusione stabiliti dal protocollo clinico.

Gli attori coinvolti in uno studio clinico sono i seguenti:

  • Promotore: Un individuo, una società, un’istituzione, oppure un’organizzazione che, sotto propria responsabilità, da inizio, gestisce, e/o finanzia uno studio clinico (ICH GCP E6 R2 1.53)

  • Sperimentatore: Persona responsabile della conduzione dello studio clinico presso un centro di sperimentazione. Se uno studio viene condotto da un gruppo di persone in un centro di sperimentazione, lo Sperimentatore responsabile di tale gruppo viene chiamato Sperimentatore principale (Principal Investigator); (ICH GCP E6 R2 1.34).

  • Autorità Regolatorie: Organismi che hanno il potere di emanare disposizioni normative. Nella Norme di Buona Pratica Clinica ci si riferisce alle autorità che approvano gli studi clinici, effettuano una revisione dei relative dati clinici ed eseguono ispezioni studio specifiche presso i centri clinici, gli sponsors e le CROs. Talvolta ci si riferisce a questi organismi come autorità competenti (ICH GCP E6 R2 1.49).

  • Comitati Etici: Strutture indipendenti (una Commissione o un Comitato di revisione dell’istituzione, regionale, nazionale o sovranazionale), costituite da professionisti medici/scientifici e membri non medici/scientifici con la responsabilità di garantire la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti coinvolti in uno studio clinico e di fornire pubblica garanzia di tale protezione. Tali strutture emettono il parere favorevole relativamente al protocollo di studio, alla idoneità degli sperimentatori, dei centri clinici, oltre ai metodi ed al materiale da impiegare per ottenere e documentare il consenso informato dei partecipanti allo studio clinico. La composizione, la funzione, l’operatività e le disposizioni normative dei Comitati Etici Indipendenti possono variare tra i diversi Paesi (ICH GCP E6 R2 1.27)

  • Study Coordinator/Data Manager: Una persona che supporta tutto lo staff coinvolto in uno studio clinico, sia nella logistica correlata alle procedure di uno studio clinico (e.g: gestione campioni biologici e loro spedizione ai laboratori analitici, approvvigionamento del farmaco sperimentale, spedizione di immagini, etc.), sia nella compilazione delle schede di raccolta dati cartacee ed elettroniche (eCRF) che nei rapporti con gli Sponsors, in particolare con i Clinical Monitors.

  • Infermiere di Ricerca: Infermiere esclusivamente dedicato all’ espletamento delle procedure di uno studio clinico sui pazienti arruolati, inclusa la raccolta dei relativi dati (es. raccolta segni vitali, raccolta eventi avversi, etc.)

  • Clinical Monitor: Una persona che lavora per lo Sponsor o per la CRO incaricata, coinvolta nella supervisione dell’andamento di uno studio clinico verificandone la compliance al protocollo di studio, alle procedure Operative Standard (SOP) utilizzate, alle Norme di Buona Pratica Clinica (GCP) ed alle disposizioni normative applicabili (ICH GCP E6 R2 1.38).

Link in basso per guardare la video intervista completa sul canale YouTube di Farmaceutica Younger

📺 https://www.youtube.com/watch?v=Rfcq3b-Cek8&t=12s

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