ChemTimeline Zambon - un tuffo fra passato e futuro

Silvia VernoticoSilvia Vernotico

Silvia Vernotico

5 min
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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, nella giornata di domenica 24 Settembre 2017, e con successivi rinnovi dell'iniziativa, Zambon ha aperto le porte del suo Museo attraverso una visita guidata interattiva con lo scopo di immergere il visitatore nel mondo Zambon di ieri e di oggi. Un viaggio attraverso i valori e la storia che hanno fatto grande un'impresa tutta italiana, con la possibilità di toccare con mano la realtà Zambon grazie alla collaborazione dei volontari di Fondazione Zoé Vicenza.

Il Museo Zambon nasce nel luglio del 2008 dal recupero di un vecchio capannone industriale di 700 mq presso la sede aziendale di Bresso, alle porte di Milano. Per Zambon il Museo rappresenta un luogo di dialogo e di incontro tra impresa e cultura, un progetto nato per ricordare e condividere il valore di un’eredità culturale con più di cento anni di storia, quella del Gruppo farmaceutico Zambon. Il Museo è strutturato come un viaggio nel tempo, scandito attraverso un percorso basato sulle emozioni e sui valori che sono parte integrante dell'atmosfera del vecchio capannone. Il visitatore viene accompagnato lungo un percorso scandito da 6 container rappresentati dalle 6 lettere di Zambon, attraverso cui immergersi nella realtà e cultura d'impresa e acquisirne spunti per un personale arricchimento. Così Z è l’iniziale di Zambon e racconta la storia dell'azienda, A-Authors è dedicato alle persone che hanno lavorato e lavorano nell'impresa, M-Make racconta il valore del fare, B-Brand esprime l’identità Zambon attraverso la storia dei suoi marchi, O-Opportunity illustra la ricerca ed il progresso scientifico e N-Now parla del presente, in un container in continuo riallestimento.

Ripercorriamo insieme le tappe salienti che hanno segnato la storia dell'azienda, in quella che ho voluto definire la "ChemTimeline" di Zambon, un viaggio anche questo nel tempo tra persone, molecole e continui investimenti:

1906 - Gaetano Zambon e il suo socio Silvio Farina avviano a Vicenza l'attività del "Magazzino medicinali Zambon": Gaetano Zambon laureatosi in farmacia, rilevò a Vicenza un magazzino all’ingrosso di droghe e prodotti di base per farmacie, e da qui diede vita a una piccola produzione artigianale nell’area drogheria, dai liquori agli insetticidi.

**1920 - Nasce ZEF ("Zambon E Farina"), il primo laboratorio per i prodotti galenici: **Gaetano Zambon ed i suoi soci fondano il primo laboratorio destinato alle specialità e ai galenici, con il marchio ZeF, da distribuire alle farmacie e agli ospedali. Nel 1930 venne acquistata una vecchia fabbrica di concimi chimici che divenne il nuovo stabilimento per la produzione farmaceutica della società.

**1944 - Lo stabilimento produttivo di Vicenza viene devastato da un massiccio bombardamento: **durante la seconda guerra mondiale, il 14 maggio 1944, la fabbrica subì un massiccio bombardamento e gran parte dello stabilimento venne distrutto.

1946 - Viene inaugurato a Vicenza un nuovo stabilimento: nel settembre del 1946, alla presenza dell'allora Ministro del Commercio con l'Estero, Pietro Campilli, viene inaugurato il nuovo stabilimento Zambon, più grande e funzionale, con 500 addetti alla produzione e 50 ricercatori e i farmaci iniziano ad essere commercializzati anche all'estero.

**1948/49 - Sintesi del Cloramfenicolo, il primo antibiotico a largo spettro d'azione: *vengono inoltre sintetizzati il Pyrizil, il Tionarcon (Tiobarbiturico dotato di proprietà anestetiche)*, il Relaxil (integratore alimentare usato nel trattamento dell’insonnia) e il Zefalgin.

1953 - Sintesi della Pirofosfasi e del neo-Metantyl 1955 - Sintesi della Tiamina

1956 - Zambon festeggia i suoi primi 50 anni: vengono inoltre sintetizzati il Promazol e il Diabetol ein Brasile viene inaugurato il primo stabilimento produttivo Zambon all'estero.

1957 - Alberto Zambon, seconda generazione Zambon assume la direzione dell'azienda 1959 - Il padre fondatore dell'azienda, Gaetano Zambon muore all'età di 81 anni 1960 - Nasce il Fluimucil : il suo principio attivo, l'N-acetilcisteina, appartiene ad un gruppo di farmaci mucolitici, usati per facilitare l’eliminazione del muco dalle vie respiratorie. 1962 - Il quartier generale dell'azienda viene trasferito da Vicenza a Bresso: la decisione di spostarsi a Milano nasce dall'esigenza di dare maggior centralità e internazionalità all'azienda. 1978 - Sintesi della Fosfomicina Trometamolo: principio attivo del Monuril, prodotto per le cistiti batteriche acute.

1983/84 - Entra nel portafoglio dell'azienda l'Ibopamina: un farmaco innovativo per lo scompenso cardiaco, grazie all'acquisizione di Simes, azienda milanese specializzata in ambito cardiologico

1985 - Ibuprofene più Arginina: una nuova combinazione di molecole per dare vita ad un farmaco appartenete alla classe degli antiinfiammatori FANS, per accelerare nell'uomo la capacità di assorbimento.

1987 - L'azienda supera i 270 miliardi di lire di fatturato: da qui la decisione di aumentare gli investimenti nel settore della ricerca e nel campo della tutela ambientale.

1995/96 - Nasce la Shantou Shanning Zambon Chemicals Ltd: il nuovo stabilimento in Cina specializzata nella produzione di amminoacidi e contemporaneamente l'FDA approva la produzione della Fosfomicina Trometamolo per il mercato statunitense.

2003 - Nasce Z-Cube: un incubatore per start-up universitarie nel settore delle biotecnologie e delle Drug Delivery Technologies con sede nel parco tecnologico di Bresso.

2006 - Zambon festeggia il Centenario dalla sua fondazione

2007 - Nasce Zoé: La "Zambon Open Education" si pone lo scopo di diffondere una conoscenza nella salute della persona.

2008 - Viene inaugurato il Museo Zambon

2013 - Acquisizione di un portafoglio di prodotti per le malattie rare: grazie all’acquisizione di Profile Pharma in UK, Zambon acquisisce un portafoglio di prodotti per le malattie rare e in particolare per la fibrosi cistica.

**2016 - Approvazione di Xadago®: **safinamide, il principio attivo dell'innovativo farmaco per la cura del Parkinson viene approvato dall'AIFA come terapia aggiuntiva alla Levodopa (L-dopa) da sola o in combinazione con altre terapie.

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